Eppur ti ho amata
più della mia stessa vita,
ma all’istante sei partita
e non avverto le tue dita.
Dimmi dove sei
mia capricciosa amica?
Non irrompe la mania,
né il balenio dell’idea,
non turbi la mia notte,
né delirio or m’inghiotte.
Dimmi dove sei
mia vanitosa amica?
Il calore del tuo fiato,
come te, se dileguato
e non odo la tua voce,
il timbro che seduce.
Dimmi dove sei
mia divina amica?
Mancano i giochi di parole,
la meraviglia che ci vuole,
l’eterna bizzarria,
la smania e la poesia.
Dimmi dove sei
mia perversa amica?
Cerco un’istanza superiore,
per sanar la cecità interiore,
ma già volteggia la ragione
dissenziente alla passione.
Dimmi dove sei
ambrosia nell’arsura?
Senza la tua ebrezza
diserta la bellezza,
l’astro sbaglia cielo
e l’oggi si fa velo.
Dimmi dove sei
Sirena che avvelena?
La tua rosa non ha rosso
e il mare è troppo mosso,
il vento lacera le vele
e il tuo addio è fiele.
Riaprimi la porta
scia di buon profumo,
tra sogni di carta
e nuvole di fumo.
Iago.
Quando la mano
mi lasciò…
un astro cadde
in tonfo assurdo…
e nel mio cuore
lo schianto.
Grazie Anima Bella, iago.
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GRAZIE a te !
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Riesci ad ubriacare con le parole…
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Grazie Gigi… troppo buono…
Cordiali saluti, iago.
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