Al mondo indifferente
le lacrime nascondi,
mentre il corpo
si fa gabbia
e l’oscurità imprigiona
labbra e lingua…
L’alba non blandisce
l’ombra e il giogo
dal morso del destino
che premendo schiaccia
e non ti alzi
a salutare il mondo…
Poi t’abbandoni
all’indomita prigione
e ai pressanti dubbi
che il sonno non
riesce ad allentare
mentre muti…
Piano piano crolli
in atomi sottili
dediti al travaglio,
poi sbrigativa fissi
i volti affascinati
dal tuo stupendo volo.
E’ una meraviglia!
pensa un po’ l’ho letta mentre ascoltavo il brano di un mio amico compositore Giovanni teso, dal titolo “Con l’infinito per l’infinito”
ecco…nella sua musica, nelle tue parole vivo l’infinito!
un caro saluto e un augurio di un felice fine settimana
Adriana
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