Io sono desiderio
e tu viandante
che scoprire vuoi
la mia misura…
È un viaggio periglioso
l’inesorabile scansione
e persino il tempo
sarà limite all’impresa.
Travagliato è l’orizzonte
del mio arco vitale…
è fiume che scorre
in rapide e cascate…
Nessun aiuto ci sarà,
per chi sa solo guardare
pensando ad un ruscello
che placido procede
verso la sua foce.
Difficile è il percorso
celato nell’invece
delle insidie preparate.
Ogni gioia ha il suo dolore
nell’universo emozionale
che porta dritto al cuore…
Segreto è il mio forziere
e tu,
non hai la chiave
per aprire senza danno
quello scrigno.
Ma se scrutar vorrai
il fondo dell’umano…
scorgerai il principio
che tutti li pareggia…
Giacché la primavera
brama d’essere l’estate
che l’autunno segue…
e l’inverno ogni stagion
sovrasta e impallidisce.
Ascoltami e ricorda:
chi nell’altrui mar s’immerge…
alle insidie sue s’espone…
e tra i coralli più lucenti
s’insinua la murena.
V.
Ph: Gea Gaia Anastasio