È un momento di relax piuttosto strano, quando dall’alto vedo l’agitarsi di un mondo a sé.
Come api impazzite di un gigantesco alveare… tutti sfrecciano tra traffico, rumori, odori (spesso di olio ribollito al massimo), disordine e contraddizioni.
Io e Jacopo ci perdiamo in poco tempo, le strade son tutte uguali ma diverse.
Eccetto noi, il resto sembra sapere dove andare.
Ho visto blatte, topi e molto altro sottolineare le scarse condizioni sanitarie, ma ho anche visto persone senza denti regalarmi sorrisi Hollywoodiani per la strada senza un reale motivo.
Non riesco ad evadere e lasciarmi andare al relax, sono stregata da questa terra e anche innamorata!
Appena messo il primo piede nell’acqua, la mia mente si era già tolta le scarpe e correva dentro i miliardi di cavi elettrici che percorrono questa assurda città.
V.
Bangkok, Thailand